
È l’opera più discussa degli ultimi decenni. Indispensabile per il futuro del Sud e del Paese secondo i suoi sostenitori, totalmente inutili per chi dice No al cantiere che promette di cambiare il volto di Messina e Villa San Giovanni. Non si contano più i ricorsi, gli interventi richiesti dal ministero dell’Ambiente e le proteste. L’inizio dei lavori, prima annunciato dal ministro Matteo Salvini entro il 2024, è ora previsto nel 2025: ambientalisti, espropriandi e aziende aspettano.