Calabria 2024: chi è stato il calabrese più influente?

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Tutte le università calabresi sono fari di speranza. L’Unical, però, nel 2024 si è tolta qualche soddisfazione: incoronata dalla classifica Censis al primo posto tra i grandi atenei italiana, ha guadagnato titoli e prestigio. Il suo rettore Nicola Leone ha portato a termine il lungo (e costellato di ostacoli) percorso per l’attivazione della facoltà di Medicina. E messo la firma sull’arrivo nell’ateneo cosentino di due luminari come Georg Gottlob e Franca Melfi. Sguardo rivolto al mondo e piedi ben piantati in Calabria.
Nicola Leone
31.79%

Catanzarese, amatissimo capitano del Catanzaro, attuale capocannoniere della serie B. Bomber d’esperienza, Re Pietro Iemmello (ma a Perugia lo chiamavano Lo Zar) è l’uomo immagine dell’exploit giallorosso nel campionato 2023-2024: la matricola terribile ha raggiungo i playoff e vuole continuare a stupire. E poi ci sono i gol nel derby di Calabria che valgono quanto una stagione. 

Pietro Iemmello
20.03%

La sua Casapaese a Cicala, piccolo comune di Catanzarese, è un angolo di normalità per le persone affette da demenze. Elena Sodano è stata definita con una bella espressione «l’imprenditrice della cura» e il suo progetto, nato durante il lockdown e sviluppato grazie al crowdfunding ha attirato interesse da tutta Italia. Fulcro di una rivoluzione gentile, del tentativo (riuscito) di restituire umanità a chi vive una condizione di sofferenza. 

Elena Sodano
8.90%

Quando la Maradona della Chirurgia toracica ha scelto di tornare in Calabria per insegnare all’Unical e diventare primario dell’ospedale di Cosenza, i suoi colleghi l’hanno presa per folle. La scelta di Franca Melfi, eccellenza mondiale nella medicina, va oltre la retorica del rientro dei cervelli. La sua è una sfida che punta – come ha detto di recente al network LaC – a rivoluzionare la sanità a Cosenza. E magari nel resto di una regione che ne ha un disperato bisogno. 

Franca Melfi
7.66%

La scommessa di nuovo album con sonorità diverse e la sfida di Sanremo annunciata a fine anno. Per Brunori Sas il 2024 è l’anno di una semina che annuncia un raccolto significativo nel 2025. Interviste diventate virali, battute fulminanti e un pezzo di vita in campagna (per le photo opportunity, dice lui). Come essere influenti nel mondo musicale mantenendo la residenza in Calabria. Che, parole di Brunori, «è un po’ la locomotiva del Paese».  

Dario Brunori
7.62%

Tante emergenze nella regione che governa condite dal caos calmo nel centrodestra nazionale di cui è dirigente di primo piano. Roberto Occhiuto ha dovuto barcamenarsi tra i moltissimi guai della Calabria e qualche mina piazzata sul percorso dai guastatori della Lega. Una per tutte l’Autonomia differenziata che il governatore ha avversato con approccio graduale: ha prima votato a favore, poi optato per una serie di distinguo, infine per un No meno felpato. Un anno delicato il 2024, concluso con un intervento al cuore che lo ha tenuto in panchina per qualche tempo prima del ritorno per la festa in piazza del Capodanno Rai a Reggio Calabria.

Roberto Occhiuto
7.47%

La prospettiva di vedere il proprio comune divorato dai cantieri di una mega opera è un incubo per qualsiasi sindaco ma se quella mega opera è il Ponte sullo Stretto è anche peggio. Perché dietro la macchina tecnica che progetta di portare tra Calabria e Sicilia piloni alti quasi 400 metri ce n’è una politica che vede il Governo in prima linea. C’è il rischio di vedersi schiacciati ma Giusy Caminiti, sindaca di Villa San Giovanni, ha scelto di reagire ed è diventata così il simbolo istituzionale (sulla sponda calabrese) di una battaglia per l’ambiente e la sostenibilità che abbraccia migliaia di persone. 

Giusy Caminiti
6.67%

«Niente eminenza, chiamatemi sempre don Mimmo» è la frase con la quale l’arcivescovo di Napoli Mimmo Battaglia ha salutato la sua nomina a cardinale decisa da Papa Francesco. Figlio del Sud (è nato a Satriano 61 anni fa), Battaglia nel 2024 si è schierato senza tentennamenti contro l’Autonomia differenziata, definita un «perverso disegno politico» caratterizzato da parole «incomprensibili per la povera gente, come Lep, usate per coprire la furbizia dei potenti». Don Mimmo non ha dubbi: «Il vero inizio del buon cambiamento si avrà quando tutti partiremo dal Sud».

Mons. Domenico Battaglia
4.04%

L’anno del riscatto e della conferma del suo impegno per i dimenticati. A Mimmo Lucano il 2024 ha restituito un pezzetto di serenità e dato una prospettiva nuova: la Corte d’appello ha smontato quasi tutte le accuse che avevano portato alla condanna a 13 anni e 2 mesi rimediata in primo grado e le elezioni europee lo hanno portato a Strasburgo, dove potrà portare il suo impegno per l’accoglienza dei migranti. Il cuore di Mimmo u Curdu, però, è a Riace, villaggio globale di cui è tornato sindaco. 

Mimmo Lucano
3.63%

Il 2024 si è concluso con uno squillo: la vittoria del Premio letterario Pisa per la narrativa, uno dei più prestigiosi e longevi d’Italia. Un paese felice, l’ultimo romanzo di Carmine Abate, si inserisce nel solco delle sue opere più fortunate e racconta le contraddizioni della Calabria. Più che mai opera simbolica, il romanzo rievoca la nascita e la morte di Eranova, borgo nato da ideali libertari e sacrificato allo sviluppo e alla nascita del polo siderurgico di Gioia Tauro (in effetti mai decollato). Sogno contro industria. Sullo sfondo una grande domanda che riguarda tutti: meglio poveri ma liberi o assediati da una modernità che spesso genera macerie? 

Carmine Abate
2.21%