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Matteo Zuppi, 69 anni, arcivescovo di Bologna e presidente della CEI, è una delle figure più amate del panorama cattolico italiano. Formatosi nella Comunità di Sant’Egidio, porta con sé un’eredità di impegno per la pace e i diritti umani, come dimostrato dal suo ruolo di mediatore in Mozambico e, più recentemente, come inviato di Francesco in Ucraina. Progressista, vicino alle sensibilità di Francesco, Zuppi si distingue per il suo stile sobrio e la capacità di dialogare con tutti, dai movimenti LGBTQ+ ai tradizionalisti. La sua vicinanza ai poveri e il suo lavoro per una Chiesa inclusiva lo rendono un candidato attraente per chi cerca un Papa pastorale. In un’elezione frammentata, Zuppi potrebbe emergere come figura di compromesso, ma dovrà superare il pregiudizio che un italiano al Soglio sia “troppo tradizionale”.

Matteo Zuppi
54.56%

 

Pietro Parolin, 70 anni, veneto d’origine, già Segretario di Stato vaticano, il “ministro degli esteri” di Papa Francesco. Diplomatico di razza, ha servito come nunzio in Venezuela e negoziatore in dossier complessi, come l’accordo con la Cina sulla nomina dei vescovi. La sua visione moderata e il pragmatismo lo rendono un candidato di continuità con il pontificato bergogliano, ma con un tocco di sobrietà istituzionale. Poliglotta, riservato ma deciso, Parolin è apprezzato per la capacità di mediare tra fazioni opposte in Curia. In un Conclave, potrebbe attrarre chi cerca un Papa capace di navigare le tempeste geopolitiche senza strappi dottrinali.

Pietro Parolin
18.77%

 

Luis Antonio Tagle, 67 anni, filippino, è una figura carismatica del cattolicesimo asiatico, Pro-Prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione ed ex arcivescovo di Manila. Soprannominato “Francesco asiatico”, incarna una Chiesa missionaria e globale, con un forte appeal mediatico. Tuttavia, la sua rimozione dalla presidenza di Caritas Internationalis nel 2022, dopo un’indagine vaticana che ha rilevato carenze gestionali e problemi di morale del personale, ne ha indebolito la candidatura papabile. Tagle era a conoscenza del cattivo trattamento del personale da parte del segretario generale Aloysius John, ma non è intervenuto. Ancora più grave, nel 2019 fu informato della condanna per abusi di un prete belga, direttore di Caritas nella Repubblica Centrafricana, senza agire. Questi episodi sollevano seri dubbi sulla sua capacità amministrativa, rendendo la sua ascesa al Soglio improbabile nonostante il carisma.

Luis Antonio Tagle
13.94%

 

Péter Erdő, 72 anni, arcivescovo di Budapest, è il candidato dell’Europa orientale e di un cattolicesimo più tradizionale. Esperto di diritto canonico, poliglotta e accademico, Erdő è una figura di spicco per la sua capacità di coniugare rigore dottrinale e apertura al dialogo. Conservatore moderato, ha guidato la Chiesa ungherese in un contesto politicamente complesso, mantenendo una linea autonoma rispetto al governo Orbán. La sua esperienza come relatore generale al Sinodo sulla famiglia (2014-2015) gli ha dato visibilità internazionale, ma la sua riservatezza e il profilo meno pastorale potrebbero frenarlo. In Conclave, Erdő potrebbe attrarre i cardinali che cercano un Papa capace di stabilizzare la Chiesa senza le svolte audaci di Francesco. Erdő è la scelta di chi vuole un ritorno all’ordine senza nostalgie preconcilari.

Péter Erdő
8.85%

 

Jean-Marc Aveline, 66 anni, francese arcivescovo di Marsiglia, è il “bergogliano mediterraneo” per eccellenza. Nato in Algeria, incarna un cattolicesimo aperto al dialogo con l’Islam e attento alle questioni migratorie, temi centrali per Papa Francesco. Progressista, ha fatto di Marsiglia un laboratorio di accoglienza e sinodalità, guadagnandosi la fiducia del Pontefice, che lo ha creato cardinale nel 2022. La sua esperienza pastorale in un contesto multiculturale lo rende un simbolo di una Chiesa che guarda al Sud globale senza trascurare l’Europa. La sua forza sta nella capacità di unire il rigore teologico a un approccio umano, ma dovrà convincere i porporati che il suo “sogno mediterraneo” può tradursi in una leadership globale.

Jean-Marc Aveline
3.89%