A quale di questi personaggi intitoleresti il nuovo teatro comunale di Vibo?

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In vista della sua (vera) inaugurazione, però, al teatro di Vibo Valentia manca ancora un nome. Il Vibonese ha così deciso di lanciare un sondaggio tra i suoi lettori, affinché dicano a chi vorrebbero che fosse intitolato. È una scelta estremamente importante, perché il teatro comunale non è soltanto un luogo di cultura e divertimento, ma ha anche un forte valore simbolico per una città che da troppo tempo è costretta a rinunciare a uno dei principali segni distintivi di qualunque capoluogo di provincia. Dunque votate e fateci sapere come la pensate!

Una violinista dal talento straordinario, scomparsa tragicamente a soli 26 anni nel 2016. Ad appena 16 anni, Greta Medini si diplomò al Conservatorio Torrefranca di Vibo e iniziò molto presto a esibirsi in pubblico. In pochissimo tempo, infatti, riuscì diffondere nel mondo il nome di Vibo Valentia, apprezzata da maestri di grande spessore nazionale e internazionale, unanimi nel sostenere che un talento come il suo è cosa rara. Nel gennaio 2005 ha suonato per il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi in visita a Vibo Valentia ed è stata protagonista di tournée in tutto il mondo. La sua prematura scomparsa rappresentò un dolore immenso per la città di Vibo.

Greta Medini
67.22%

È senza dubbio l’attore che ha dato maggior lustro e popolarità al Vibonese. Nato a Tropea nel 1916, si trasferì con la famiglia a Torino quando era ancora bambino, rimanendo comunque legatissimo alla sua terra. Prima di diventare una stella di prima grandezza del cinema italiano tra gli anni ’50 e ’70, Raf Vallone è stato anche un partigiano e un calciatore del Toro. Ma è nel cinema che ha realizzato la sua arte, grazie alle straordinarie doti d’attore drammatico. Tra i suoi film più importanti, Riso amaro, del 1949, nel quale recitò al fianco di Silvana Mangano.

Raf Vallone
15.32%

È considerato il “padre” della provincia di Vibo Valentia, territorio che fino al 1992 ricadeva nella provincia di Catanzaro. Esponente della Democrazia Cristiana, fu eletto sindaco di Vibo Valentia nel 1952 e nel 1964. Nel 1968 divenne senatore della Repubblica, poi rieletto per sette legislature fino al 1994. Convinto meridionalista ed erede della tradizione sociale, si è sempre schierato a favore del Mezzogiorno e delle fasce più deboli della popolazione. A seguito di un suo disegno di legge del 1968, nel 1992 fu istituita la Provincia di Vibo Valentia.

Antonino Murmura
7.62%

Nato nel 1821, quando Vibo Valentia ancora si chiamava Monteleone, è stato un importante poeta dialettale. Nel 1847 fu tra i promotori del Comitato rivoluzionario monteleonese ma a causa delle sue idee la polizia borbonica lo processò. Il 28 aprile 1854 il tribunale gli commutò la condanna a due mesi di esilio correzionale e una multa di venti ducati, ma la persecuzione politica nei suoi confronti si intensificò, finché, nel 1858 fu arrestato e condotto in carcere. Il 26 agosto 1860 seguì Garibaldi nel suo passaggio a Vibo Valentia e con lui combatté a Soveria Mannelli. Non riuscì mai a ottenere una cattedra al liceo della sua città, sicché, deluso e in ristrettezze economiche, continuò a dare lezioni private. Solo tra il 1866 e il 1868 fu impiegato nel locale ufficio del Dazio. Morì il 3 febbraio 1898

Vincenzo Ammirà
6.04%

Il suo romanzo più celebre, Il male oscuro, del 1964, è una pietra miliare della letteratura italiana del secolo scorso e in appena due settimane dalla pubblicazione si aggiudicò il Premio Viareggio e il Premio Campiello. Nato a Mogliano Veneto, Giuseppe Berto è stato scrittore, drammaturgo e sceneggiatore. La sua figura è intimamente legata al Vibonese e, in particolare, a Capo Vaticano, dove acquistò un terreno ed edificò una villa che divenne il suo più amato rifugio per gran parte dell’anno. Casa Berto è oggi sede di un festival culturale organizzato ogni anno d’estate dalla figlia Antonia Berto, kermesse che rappresenta una delle principali rassegne letterarie e cinematografiche dell’intera Calabria.

Giuseppe Berto
3.79%